Tuesday, May 5, 2009

Da Dott. Haim Reitan

UNA NOTEVOLE INDIVIDUALITA CREATIVA

Shefki Hysa e nato il 20 luglio 1957, in Erseke, in una famiglia intellettuale.
Suo padre, Mazari, in quello periodo era un insegnante per le minoranze Vllehe, seguiva il loro movimento pastorale, passava l’estate nelle montagne di Gramoz, regione di Kolonja, comune Erseke, e l’inverno a Saranda prendendosi cura sempre del insegnamento dei figli dei pastori.
La sua famiglia abbitava in Shales, Konispol.

La madre di Shefki, Bahrija, era una casalinga che seguiva gli movimenti del suo marito prendendossi cura della famiglia.

Shefki appartiene a una vecchia famiglia patriota, posizionata in Shales, Konispol durante il 18 secolo, forse nel periodo del musulmanismo di questa regione, perché si considera una delle prime sette famiglie che hanno fondato il villaggio Shales, come sostiene la memoria pubblica.
Come si può capire, erano una ricca famiglia, si occupavano del allevamento del bestiame e agricoltura, e avevano in suo possesso tanti prati, pascoli e terra da coltivare, quindi dovevano essere dei patrioti e dovevano proteggere con il loro sangue la loro terra, la loro casa, la loro patria, Ciamuria dalle intenzioni di invasione dei sciovinisti greci.

Il nonno di Shefki, il noto patriota Shefki Hoxha (essendo religiosi per generazioni tenevano il cognome Hoxha), e conosciuto come uno dei primi patrioti che hanno fondato “Il Club dei Patrioti” di Konispol e Filat, come il donatore delle prime scuole Albanese nel comune di Ciamuria (in Konispol, Filat e Gumenica), il donatore della guerra di Valona contro i usurpatori italiani in 1920, e come un duro opponente di tutti i poteri, come quello Turco e anche contro il potere reale di Re Zog.

Nei anni 20, Shefki Hoxha si noto come un democratico, appoggiatore di Noli e del suo partito riformista pure essendo in rischio il suo patrimonio. Questo fu il motivo per il quale il Re Zog lo ha prigionato. Questo fu anche il motivo per il quale il poeta popolare della regione cantava :

“I telegrammi vano e vengono,/ per alzare i gendarmi,/ dimostrano una rebelazione, /Ciamuria non si ubbidisce al Re,/ alla sua maestà Ahmeti,/ in Shales presero Shefki,/ in Konispol Maze Hami, / e anche Xhafo Pandalejmoni”…

Shefki Hoxha si è ammalato nel carcere di Lezha, soffrendo le penne del carcere e morto in 1936.
Il padre di Shefki Hysa, Mazari, e stato perseguitato come anti-comunista dalla dittatura, anche se la loro casa in Shales serviva come un grande appoggio per la guerra dei partigiani.
Nel 1960 Mazari e stato alontanato dal insegnamento a causa del suo fratello nazionalista Sadedin, il quale e stato fucilato senza processo dai comunisti in 13 novembre 1943 presso l’ospedale partigiano di Theollogos.

Quindi, la loro famiglia si era inbolocrata dal cieco mecanismo della guerra delle classe, cosa che ha danneggiato gravemente Shefki, dopo la morte di suo padre Mazari nel 1976.
Mazar Hysa, il padre di Shefki Hysa, sene andò da questo mondo con il gusto amaro della vita sulle labra Comunque Shefki ha potuto sopravivere, grazie anche hai geni ereditati da i suoi primi famigliari.

Shefki ha finito la scuola elementare e media nel villaggio Shales, Konispol. Nel 1972-1976 ha cominciato e finito i studi nel profilo agricolo a Konispol, Cameri. ( A causa della cattiva bibliografia della sua famiglia, come una famiglia ricca anti-comunista, e del suo zio Sadedin Hoxha un nazionalista politico, il regime comunista dell’epoca lo ha obbligato a frequentare la scuola agricola.)

Dopo dieci anni di sforzi nel 1985, Shefki ha vinto il diritto di studiare letteratura presso l’Università di Tirana. Questo grazia alla influenza del famoso scrittore Dritero Agolli, il quale nella qualità del presidente del “ Unione degli Artisti e Scrittori del Albania”, si è inpostò alle strutture del regime totalitario di riguardare la biografia di Shefki, e di ottenere il suo diritto di studiare all’università, si come anche in altre occasioni come nel caso del poeta Namik Mane al quale gli hanno negato il diritto di pubblicazione.

Nel 1989 e stato laureato in “Lingua e letteratura”, Facoltà di Filologia e Storia presso l’ Universita di Tirana. Nel frattempo continuava a scrivere e pubblicare i suoi primi racconti e pubblicistica.

Finalmente Shefki Hysa e stato valorizzato per il suo talento di scrittore in prosa caratterizzata da una notevole individualità creativa, come si e espressa anche la critica per i suoi primi racconti lirici, accolti con piacere anche dal pubblico e dai lettori.

“Mio caro scrittore, con strane osservazioni e sensibili sentimenti, un scrittore sempre valorizzato da me e da gli altri” cosi si è espresso Dritero per il suo futuro letterario dal quale non si sarebbe mai deluso.

Durante gli anni 1991-1997 Shefki a lavorato come giornalista per il giornale “ Ciamuria” e come capo redattore dei giornali “ Kombi” e “ Dielli”.
Nel frattempo si e specializzato nel campo del giornalismo, editoriale, e pubbliche relazioni e internazionali.
Dal 1997, continua a lavorare nel amministrazione del Parlamento di Albania.
Ha fondato e continua a dirigere l’Associazione Culturale “Bilal Xhaferri”, e la Casa Editrice “Bilal Xhaferri”.
Egli è segretario dell’Unione degli Scrittoi e Artisti di Albania”
Egli ha pubblicato “L’uccello e il diavolo”, racconti (1992), pubblicato dalla Casa Editrice “ Bilal Xhaferri”
“Schiavi della pace ”, romanzo (1994), Casa Editrice “ Bilal Xhaferri”
“Paradiso maledetto” romanzo (1997), pubblicato dalla Casa Editrice Bilal Xhaferri”
“Confessioni di un ladro”, racconti (1999), pubblicato dalla Casa Editrice “ Arberia”
.“Odore di Ciamuria”, racconti (2004), pubblicato dalla Casa Editrice “Bilal Xhaferri”, ISBN 99927-960-1-4
“False Miracoli”, racconti (2005) pubblicato dalla Casa Editrice “Bilal Xhaferri”, ISBN 99927-960-0-6
“La Diplomazia del auto-negazione”, pubblicistica (2005) pubblicato dalla Casa Editrice “Kristalina KH”, ISBN 976 99956-650-3-6

Redattore della novella ” La puttana degna di rispetto” (1992), del scrittore Zhan Pol Sartri.
Redattore del romance “Amore fatale” (1992), del scrittore Alfred de Myse.
Redattore del romance “Amore dissanguato (Aldilà delle lontananze)” (1992), del scrittore Bilal Xhaferri.

Redattore del romanzo “Krasta Kraus (La cedenza di Berat)” (1993), del scrittore Bilal Xhaferri.
Redattore della novella “L’invasione dei Vikingi” (1993), del scritore Pjetër Arbnori.
Redattore del romanzo “La bella con l’ombra” (1994), del scritore Pjetër Arbnori.
Redattore del volume di poesia “La vigna del pianto” (1995), dell poetta Namik Mane.
Redattore del volume di racconti “Una note ordinaria” (2003), del autore Namik Mane.
Redattore del romanzo “Con le nostre zampe abbiamo passeggiato per il mondo” (2007), della scrittrice Xhulia Xhekaj, ecc, ecc, pubblicazioni e redazioni letterario pubblicistico suoi e dei altri letterari.

Dal 1995 continua a pubblicare e a dirigere come un editore e capo redattore la rivista del mese “Le ali del aquila”. Una rivista culturale, politica, letteraria e socievole, pubblicata per la prima volta nel 1971, in due lingue, albanese e inglese, organo dell’Unione Ciama, a Cicaggo Stati Uniti d’America. Il suo primo fondatore, editore e direttore era Bilal Xhaferri un noto poeta, prosatore e pubblicista dissidente, il quale nacque in 2 novembre 1935 in Ninat, Konispol. Egli e morto in emigrazione nel 14 ottobre 1986 a Chicago, Stati Uniti D’America dopo una grande attività letteraria e pubblicistica ( si era allontanato dalla Albania in 1969 come nazionalista e anticomunista).

“Le ali del aquila” era un simbolo del pensiero libero democratico anticomunista, antidittatoriale e anti-enverista, il quale insinuava l’unione di tutte le forze politiche dei emigranti albanesi, l’unificazione dei pensieri, programmi e il loro obiettivo per un Albania libera pro-occidentale.
In questa rivista si trattavano i problemi dell’Albania, specialmente le questioni della Ciamuria, il problema del Kosovo, e delle altre parti rimaste fuori dal Albania, e anche i problemi dei albanesi emigranti per il mondo e diaspora.

Bilal Xhaferri e riuscito a pubblicare 39 numeri della rivista.

Dal 1995 la rivista “Le ali del aquila” si pubblica in Tirana come organo del Associazione Culturale “Bilal Xhaferri” (La communita culturale di Ciamuria) fondato e diritto dal noto giornalista e scrittore Shefki Hysa, il quale inizio il ritorno in Albania delle ossa di Bilal Xhaferri , e anche la glorificazione dei valori eccezionali di questa rarissima personalità perseguitata e dimenticata dalla dittatura comunista albanese.

Shefki Hysa nella qualità del Editore e capo redattore di questa rivista mensile, con l’appoggio dei suoi amici e riuscito a pubblicare piu di 80 numeri e insiste a tenere in piedestallo il pensiero libero seguendo i stessi ideali di Bilal Xhaferri.
Il suo ideale: Ciamuria e l’albania etnica.

Dott. Haim Reitan, Diplomatico,
Presidente Onorario
del Diplomatic Mission
Peace and Prosperity

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