Da Shefki Hysa
Ciamuria è stata lasciata a noi come testamento,
neanche la terra puo sciogliere un testamento
(Intervista con il Sig. Tahir Muhedini,
presidente del Partito per la Giustizia e l'Integrazione)
- Da dove viene Tahir Muhedini e qual è il suo flusso nel fiume della vita?
- Sono Tahir Muhedini, nato e cresciuto nel quartiere di “Ali Demi” a Tirana, con origine Cam. Mi sono laureato in legge, sono un uomo d'affari, fino al momento in cui ho accettato di essere eletto il presidente del Partito per la Giustizia e l'Integrazione (albanese: PDI). Ora sono responsabile per la direzione del PDI, con l'unico desiderio di tutelare gli interessi della popolazione Cam, per consentire il ritorno nella nostra patria, dalla quale siamo stati violentemente espulsi. La mia famiglia è originaria di Paramithia, Ciamuria, forse tu lo conosci. È la prima zona che ha subito l'atrocità dei sciovinisti greci. Il 27 giugno 1944, le bande di Zerva hanno massacrato circa 600 uomini, donne e bambini in Paramithia e da lì è scattata la violenza in tutta Ciamuria, finché tutti i Ciamurioti musulmani sono stati portati via dalle loro case e dalla madrepatria. Il 27 Giugno rappresenta il giorno del genocidio greco contro la popolazione indifesa e innocente di Ciamuria.
- Cosa rappresenta per il signor Muhedini la questione Ciamuria?
- Ora che sapete che io sono originario di Paramithia, la prima città Cam, che e stata coperta di sangue, è stata bruciata e distrutta dai sciovinisti greci, credo che possiate capire ciò che l'ideale Cam rappresenta per un successore di quel paese martire. I nostri antenati sono caduti in nome della libertà, delle loro convinzioni e credenze; sono stati uccisi crudelmente, anche se erano innocenti. Quindi, siamo stati ingiustamente massacrati e portati via dalla nostra terra, avremmo dovuto tornare a casa molto tempo fa, se la politica greca non avesse insistito che non riconosce il problema Cam, che questo problema appartiene al passato storico e altre scuse come queste, quando loro stanno facendo l’impossibile per far sistemare nei cimiteri dei martiri i loro soldati, che sono venuti come invasori in Albania durante la guerra e sono morti in questa terra. Secondo la mia opinione, dobbiamo dire "sì" alla costruzione dei cimiteri dei soldati greci caduti in Albania, ma lo stato greco dovrebbe anche ricordare che c’è ancora un problema aperto con lo stato albanese, il problema di Ciamuria, e insieme dovrebbero fare l'impossibile, in modo che i nostri antenati Cam possono avere i loro cimiteri in Ciamuria, in Grecia, e cosi anche noi avremo il diritto di andare a visitare quelle tombe, finchè riusciremo a riconquistare la cittadinanza, i diritti di proprietà e tutti i diritti umani come i cittadini greci. Dico questo perché io giudico che è meglio non guardare al passato con una razionalità oscura, ma guardare il futuro in modo europeo, per far capire agli altri che i Ciamurioti devono necessariamente avere la possibilità di tornare alle loro case e territori e riconquistare la cittadinanza greca, che non è mai stata negata da loro. Io, personalmente, non so se la tradizione dell’ultima volontà è un elemento della cultura greca, così come è nella cultura albanese, e per questo che abbiamo bisogno di un maniera per far conoscere a loro questo fatto. Ciamuria (ricordi, case, terreni, cittadinanza) è stata lasciata a noi come testamento dai nostri antenati e neanche la terra puo sciogliere un testamento…
- In quanto presidente del Partito per la Giustizia e l'Integrazione (albanese: PDI), un partito relativamente nuovo nella politica albanese, ci può dire che volete raggiungere attraverso il vostro programma?
- Il Partito per la Giustizia e l'Integrazione (albanese: PDI) anche se nelle recenti elezioni locali è stato introdotto solo nelle zone in cui aveva un suo elettorato e non in tutta l'Albania, è riuscito a vincere una modesta percentuale delle elezioni a livello di repubblica, essendo il primo e il partito più votato nel distretto di Delvina, la quarta forza nel distretto di Valona, la seconda forza politica nel distretto di Patos, la seconda forza politica nel Comune di Sukth e in altri comuni. In questo modo, i Ciamurioti che sono stati trascurati da tutte le forze politiche, sono ormai rappresentati dai loro figli, sono in grado di dire la loro parola. Questo è ciò che il Partito per la Giustizia e l'Integrazione mira, che la Pacifica Comunità Cam, attraverso un partito politico possa essere direttamente rappresentata nel potere politico locale della Repubblica d'Albania, come è stata rappresentata e sarà poi rappresentata anche dai deputati nel Parlamento di Albania. Ormai questa comunità sa che c'è una “porta” istituzionale dove possono bussare, per chiedere o dare aiuto, assumendo un ruolo attivo nella vita politica della città, del comune o del municipio a cui appartengono. Voglio sottolineare attraverso questa intervista che questa democratica e comprensiva comunità si è unita, ha proposto ed eletto i suoi rappresentanti, in modo democratico e legale, nei forum politici del Partito per la Giustizia e l'Integrazione (albanese: PDI) e essendo candidati del PDI in queste elezioni locali sono stati ben rappresentati nel potere dei parlamenti locali di Albania e questo senza dubbio servirà come esperienza per la rappresentazione di questa comunità nel Parlamento Generale della Repubblica d’Albania. Mentre nel piano internazionale, vorrei sottolineare che per la prima volta nella storia, una delegazione di un partito politico albanese, come il Partito per la Giustizia e L'integrazione, riuscì ad esprimere la preoccupazione di 62 anni della popolazione Cam al Parlamento Europeo e per la prima volta i rappresentanti di questo Parlamento sentirono direttamente la voce e le richieste della popolazione Cam attraverso un partito politico, che ha nelle sue principali battaglie la soluzione democratica di questo impasse strorico, del problema della Ciamuria.
- Per quanto ne sappiamo, di recente avete avuto diversi incontri di successo a Strasburgo e Bruxelles sulla questione Ciamuria. Il tuo commento su questi risultati?
- Sì. Lo scorso ottobre, una delegazione composta da rappresentanti della Comunità Cam ha fatto una visita al Parlamento Europeo. La delegazione ha inoltre incontrato la signora Doris Pack, presidente della Delegazione del Parlamento Europeo per l'Europa del Sud-Est. C'è stata piena comprensione nella riunione e alla fine abbiamo dato alla signora Pack il fascicolo preparato sulla questione Ciamuria, con analisi politica di esperti internazionali rigurdante la storia e le maniere di risolvere questo problema dimenticato da anni. Il 25 ottobre, la signora Doris Pack in occasione della riunione testa a testa avuta con me, come presidente del PDI, tra le altre cose mi promise che avrebbe influito per rendere possibile il ritorno a casa della popolazione Cam e naturalmente onorare le tombe dei loro antenati. Inoltre, la signora Pack mi promise che la questione Ciamuria sarebbe stata discussa nel 13 ° round dei colloqui per l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione tra l'Albania e UE, come è diventata già una realtà e voi dovete essere informati. Mi promise che avrebbe discusso su questo problema anche con gli eurodeputati greci del Parlamento Europeo.
- Secondo lei quali sono i mezzi che possono portare ad un’equa e rapida soluzione della questione Ciamuria?
- La sua internazionalizzazione, naturalmente. Quando eravamo a Strasburgo e Bruxelles, gli euro deputati Marco Pannella, leader storico del Partito Radicale Italiano, Marco Cappato, dirigente del Partito Radicale Italiano, insieme con gli altri membri del gruppo liberal-democratico del Parlamento Europeo, ci hanno promesso che avrebbero presso in considerazione la possibilità di proporre una Risoluzione Parlamentare, nella quale si esige con termini d'urgenza l'apertura del dialogo tra Atene e Tirana, con la partecipazione dei rappresentanti della popolazione Cam e la presenza della comunità internazionale. Mentre Graham Watson, presidente del gruppo dei liberal democratici del Parlamento Europeo (Gran Bretagna), insieme con la baronessa Sarah Ludford, membro del gruppo dei liberal democratici e membro della Camera dei Lord in Inghilterra, dopo essere stati informati sul caso della violazione dei diritti umani della popolazione Cam, ci hanno promesso che avrebbero passato il nostro fascicolo alla Commissione sui Diritti Umani e alla Commissione sulla Politica Estera del Parlamento Europeo. Per chiudere questo argomento voglio dire che tutte queste attività di successo costituiscono solo il primo passo importante verso la strada difficile della realizzazione dell’ultima volontà degli antenati della comunità Cam.
- Cosa suggerisce lei alla politica, allo stato albanese e alle istituzioni del paese, compreso il Presidente Moisiu, di fare per influire positivamente la soluzione di questo problema?
- Il Partito per la Giustizia e l'Integrazione vuole chiedere pubblicamente alle istituzioni dello stato albanese di verificare l'evoluzione dell’attuazione del Trattato di Amicizia tra i due paesi e naturalmente riguardanti le proprietà di tutti i cittadini albanesi e in particolare quelli Cam in Grecia. Vorrei ricordare all’opinione albanese, all’opinione greca e a quella internazionale, che la minoranza greca in Albania, dopo continui benefici dalle proprietà in Albania, con la politica di legalizzazione del governo attuale, sta di nuovo profittando e non c’è nessuna differenza tra loro e gli altri cittadini albanesi che occupano territori illegalmente. Il partito per la Giustizia e l'Integrazione (albanese: PDI) vuole anche ricordare le istituzioni statali albanesi che, senza risolvere tali questioni fondamentali che riguardano la comunità Cam, non si creerà nessun rapporto bilaterale di reciprocità ma solo un rapporto di interdipendenza tra quello che comanda e quello che solo obbedisce.
Tradotta da Lorena Uliu
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